L’asta dei fiori che prende il nome di Royal Flora Holland, è nata nel 1910 in due pub di Aalsmeer, un piccolo paese nei pressi di Amsterdam, quando i fiori oggetto dell’asta stavano in un solo capannone. Oggi, lo spazio totale a essa dedicato è di oltre 20 milioni di m² ed è entrata nel Guinness dei Primati come edificio commerciale più grande al mondo.
Ad Alsmeer e in altre tre sedi distaccate, vengono concentrati tutti i fiori recisi e le piante ornamentali prodotti nei Paesi Bassi e la maggiori parte dei fiori riservati all'esportazione prodotti in Europa e in mezzo mondo. Ogni giorno 20 milioni di fiori arrivano qui da ogni parte del pianeta: se la maggioranza dei fiori venduti è prodotta nei Paesi Bassi, molti altri vengono da luoghi lontani come Ecuador, Colombia, Etiopia e Kenya. I maggiori esportatori sono la Germania, l’Italia, il Regno Unito, la Francia e il Belgio; fra i principali importatori ci sono Kenya, Etiopia, Israele, Belgio e Germania.
I fiori trasportati su autotreni refrigerati arrivano la sera prima dell’asta, intorno alle 22:00, vengono poi conservati durante la notte in celle frigorifere. L’asta inizia il mattino presto: dopo essere stati esaminati con attenzione, i fiori, disposti in delle apposite ceste, tante quante sono le tipologie di fiori e i diversi produttori, vengono condotte, per mezzo di un nastro trasportatore, all'interno di una sala simile ad un teatro, dove vengono presentati a centinaia di intermediari connessi con i principali operatori a livello mondiale. Un orologio elettronico a tempo segue il prezzo del prodotto, fino a che il primo compratore preme il pulsante per aggiudicarsi l’offerta: una vera e propria Borsa Valori delle materie prime. Nel tardo pomeriggio, tutti i fiori sono spostati fuori per preparare il magazzino per il turno successivo.
Entrare nel modo di Royal Flora Holland e assistere all'asta dei fiori è un'esperienza straniante, forse per il valore simbolico e romantico che a essi viene attribuito e che poco si presta all'associazione con tematiche più affini al mondo di Wall Street e della finanza. Sembra quasi incredibile pensare che un fiore possa partire da Imperia, arrivare in Olanda, essere acquistato da un intermediario e poi tornare in Italia, dal cliente finale.
Nel 2019 l’artista Armin Linke che indaga l'ambiente naturale, tecnologico e urbano in cui viviamo, ha presentato a Matera l'importante mostra "Il Paradosso dell'Antropocene", trasferendo in ambiti artistici il messaggio comune di salvaguardia rivolto a tutta l'umanità. Negli anni Linke, ha documentato luoghi e realtà strettamente connessi al tema ambientale fra cui anche la sede dall’asta dei fiori di Aalsmeer, interrogando la relazione spesso paradossale che intercorre tra scienza, economia e istituzioni politiche nell'epoca del cambiamento climatico.
L'asta dei fiori di Aalsmeer è un'attività economica estremamente importante per il settore floreale a livello mondiale, ma la sua sostenibilità ambientale è un argomento di crescente preoccupazione. La lunga catena di trasporto dei fiori freschi e l'utilizzo di metodi di trasporto ad alto impatto ambientale sono alcune delle questioni da considerare. In meeo, ci impegniamo a offrire un'alternativa sostenibile, offrendo una ricercata selezione di fiori e verde, che mantiene per anni le sue originali caratteristiche di colore, forma e morbidezza riducendo l’impatto ambientale della cultura usa e getta. Vogliamo, nel nostro piccolo, unirci alla riflessione dell'arte e della scienza su come fare la differenza per un futuro sostenibile.